Il lago di Garda è un lago di origine glaciale, frutto di una serie di eventi concatenati tra loro.La fossa tettonica che contiene il bacino del lago e le montagne che lo circondano, sono databili al periodo dell’Eocene, circa 3/5 milioni di anni fa.
In quell’era di modellamento della crosta terrestre, oltre che a generare il profondo letto del nostro lago, ha, allo stesso tempo, determinato l’innalzamento della sua cornice montuosa (monte Pizzocolo, monte Manerba, monte Baldo.)
Nelle valli, formate dagli sconvolgimenti tettonici, scorrevano insieme, le acque del Sarca, del Chiese e dell’Adige, fiumi che iniziavano la loro caratteristica opera di erosione e modellamento delle rocce.
Nel Pliocene (5 milioni di anni fa circa) l’area del Garda, come la pianura Padana, furono coperte dal mare, che a causa del riformarsi del collegamento tra Oceano Atlantico e Mediterraneo, invase queste profonde valli depositandovi i sedimenti argillosi, da cui il massiccio ritrovamento di numerosi esemplari di fauna fossile marina. In seguito un nuovo fenomeno interessò la zona a sud dell’arco alpino: Il ghiaccio occupò tutte le valli
dove, ancora oggi, si trovano i laghi prealpini italiani.
Durante questo periodo, a causa delle bassissime temperature, le acque marine si ritirarono, venendo assorbite sotto forma di ghiaccio e di precipitazioni atmosferiche, lasciando miniere di salgemma. Si susseguirono ben quattro glaciazioni che modellarono l’attuale bacino benacense, prima trattenendo e poi rilasciando un gran quantitativo di detriti che andarono accumularsi formando quello che oggi è l’anfiteatro morenico
che nasce appunto ai piedi del Garda. L’azione erosiva e di escavazione dei ghiacciai è stata quindi una tappa fondamentale per la formazione e la nascita del nostro lago.